In viaggio verso l'ignoto, tremo. L'intensità del momento presente affonda le radici nella mia anima ammaccata e ne cementa assieme i bordi frastagliati. Non so cosa mi attende. Nulla di ciò che mi circonda ora lascia presagire verso quali lidi m'infrangerò. Sono partita lasciandomi alle spalle tutte le consolidate certezze raggiunte in anni di vita vissuta senza pormi domande scomode. Cosa avviene nel cuore di una donna che, d'un tratto, sceglie di cambiare vita? Repentinamente e senza voltarsi indietro? Lo sa solo la luna, che in questa notte di luna piena, dall'alto della sua accecante perfezione, commisera le mie pene, umane troppo umane, stiracchiando le membra tondeggianti in una posa che sa vagamente di disprezzo. Girovago, mettendo un piede dietro l'altro con minimo sforzo. Fra poche ore prenderò un treno e dirò addio al mio Paese. Non so bene se piangere o ridere, forse non farò nessuna delle due cose: provare a rimanere intera nonostan...
Gironzolo lungo i corridoi vuoti di quest'enorme residenza che mi ha accolto, frullante di sogni e carica di speranze, per anni. Procedo insicura, attenta ad ogni più piccolo rumore. Alcune stanze sono spalancate, vuote, in attesa. Altre hanno la porta chiusa, nascondono segreti noti solo alle proprietarie. Mi sento sola, abbandonata. Percepisco che sto concludendo un percorso, che un portone massiccio è in procinto di serrarsi dietro di me, chiudendomi fuori, inesorabilmente. Non c'è nessuno, qui, che ode i miei passi. Nessuno a cui rimanere aggrappata per un altro po' soltanto. Nessuno con cui condividere questo viluppo di emozioni dolciamare. Mi trascino avanti e lascio che queste pareti presuntuose mi sussurrino i loro consigli, lascio che i loro occhi mi spiino consapevoli, lascio che il loro bagaglio d'emozioni e di vite - un bagaglio pluriennale, quasi secolare - mi si riversi addosso. Chissà cosa vedranno ancora, chissà quali altre giovani donne soste...