© bykst/CC “Accidenti, sono in ritardo, uff! Pant, pant, devo correre. Non ce la farò mai, il treno parte fra due minuti!”, così penso mentre corro a rotta di collo lungo via Roma, gemendo in silenzio quando noto che il semaforo è diventato rosso. Non perché io abbia nulla contro il colore rosso, che tra l’altro è il mio preferito, ma proprio perché è lui, il semaforo, quel maledetto, che ora, rosso, interrompe la mia corsa spericolata e disperata. E no, non voglio, non posso e non lo tollero: devo arrivare in tempo , questa è la mia unica priorità. Nonostante i semafori sul mio percorso. Solitamente corro tutto il giorno, devo rispettare le scadenze, eppure questo è il solo modo che conosco di vivere. Rispettare i tempi non è solo giusto, è anche necessario: se tutti vivessero come il cuore comanda loro, mannaggia che razza di sopore ci sarebbe in giro, e che nervi! Non riesco a stare ferma, e quando accade impazzisco. Vivo nell'inquietudine, e mi lascio prendere dall...