Skip to main content

Interludi #9 - Agli antichi fasti

Forest for the trees Mural by Yatika Fields © wiredforlego/CC

Sbadiglio rumorosamente nel vano sforzo di rimanere concentrata, ma non ci riesco.
Murales coloratissimi e colori acrilici s'impadroniscono dei miei pensieri e mi tengono avvinta neanche fossi una bimbetta alle prese con i suoi primi disegni da mostrare a mamma e papà.
Però sì, quel verde acido non mi piace e vorrei sostituirlo con un bel verde-mela-verde, il verde delle mele trentine, avete presente?
Mmm, lì c'è troppo giallo sporco e là troppo giallo fosforescente. No, così non va.
Siamo in cinque e ci guardiamo negli occhi: siamo appena arrivati, carichi come non mai. Occhi blu guardano nei miei, decisi. Occhi verde acqua si incontrano con occhi nocciola per poi volgersi a me, sorridenti. Sì, ce la possiamo fare, siamo qui per questo, ci crediamo e ci rimbocchiamo le maniche. Quel muro davanti a noi è la nostra tela, a noi il compito di farla tornare agli antichi fasti.

Comments

Popular posts from this blog

Racconti #9 - La bambina

The little girl © ys15 Il letto sarebbe stato la sua tomba.  Alice si rigirò, le coperte ammucchiate attorno alle caviglie, le palpebre troppo pesanti per poterle sollevare. Non sentiva la fame, anche se erano due giorni che non mangiava: troppa fatica alzarsi dal letto. Piuttosto sarebbe morta. Scopriva d'un tratto che il pensiero la lasciava del tutto indifferente.  Niente l’avrebbe più anche solo sfiorata portando con sé altro male, era una promessa.  Un limbo di dolce assenza di dolore, finalmente. Dopo una vita passata a soffrire se lo meritava, no?  Dio, quanto odiava il giudizio stupido di gente che nemmeno la conosceva, di gente che, dopo un solo sguardo, credeva di aver capito tutto di lei. Ma che capivano. Stupidi borghesi col naso per aria.  Se solo l'avessero abbassato, quel naso snob, avrebbero visto la melma dei comuni mortali, lo schifo di chi deve sopportare i colpi di un destino che non può fronteggiare e…  «Mamma, alzati, devo ...