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Interludi #7 - L'unione di due silenzi

Ad A.S.

Era abbracciata all'albero come in estasi, la guancia appoggiata alla corteccia, le braccia avvolte attorno al tronco. Aveva chiuso gli occhi, respirava lentamente. Solo guardandola riuscivo a capire quello che mi aveva detto poco prima: "Mi sento pienamente capita dall'albero. Il suo silenzio abbraccia il mio".
Teneva le labbra socchiuse, quasi a formare una piccola O. Quasi immobile.
Sopra di noi, il verde scuro delle foglie. Attorno, la notte era la nostra coperta.

© Unsplash/CC



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