Sono un'indecisa cronica. Non è una qualche strana forma di reticenza, magari falsa, ma consiste proprio nell'incapacità congenita di prendere una scelta, di tagliar fuori tragitti dal mio orizzonte. È un omicidio, quello che compiamo quando scegliamo: uccidiamo tutte le altre possibili strade. Tuttavia, è l'unico modo per andare avanti, l'inevitabile prezzo da pagare e plausibilmente il metodo migliore per vivere.
Per me, però, è difficile da accettare, ed in particolar modo se il bivio che mi si profila davanti porta a due opposti traguardi. Oserei dire che di norma le scelte difficili che ci riguardano non sono opposte: è probabilmente più arduo scegliere tra due cose belle che tra una bella ed una brutta. Basti pensare al noto apologo dell'asino di Buridano: c'è un asino, e si trova tra due mucchi di fieno perfettamente uguali fino all'ultimo filo. Che farà? Quale balla di fieno sceglierà per mangiare? Nessuna, piuttosto morirà di fame. Nel mio caso, l'apologo di Buridano non vale, non così tanto. Veniamo scottati sia dal troppo freddo che dal troppo caldo, pur essendo opposti. Ora, io vengo scottata sia da un ragazzo scontroso ed introverso che da un ragazzo socievole ed espansivo, vengo scottata sia da una risata cristallina che da un pianto liberatorio, vengo scottata sia da un cioccolatino favoloso che da un'insalata condita con carciofini, pomodori ed una spruzzata di mozzarelline fresche, mi fa male al cuore sia un bacio che un'occhiata lontana.
Non voglio dire con questo che siano la stessa cosa, o che l'effetto che hanno su di me sia lo stesso. Nondimeno, se mi addentro ad indagarli, gli opposti, o almeno quelli che io credo siano tali, la mia natura parte in quarta, lancia in resta, confliggendo in una battaglia dura a morire, costringendomi ad un fluttuare eterno. C'è chi ha detto che «sapere è soffrire», che conoscere è farsi del male, ma non ci ho mai creduto davvero. Oggi ci credo, e non posso fare a meno di pormi domande, anche se le risposte che ricevo non mi soddisfano del tutto. Ecco, quando mi accingo a scegliere mi infilo in un tunnel, non so come andrà a finire, non ho risposte, e se sono gli opposti a dominare sono perduta, perché il gioco sembra fatto, ma io non ho vinto.
Per me, però, è difficile da accettare, ed in particolar modo se il bivio che mi si profila davanti porta a due opposti traguardi. Oserei dire che di norma le scelte difficili che ci riguardano non sono opposte: è probabilmente più arduo scegliere tra due cose belle che tra una bella ed una brutta. Basti pensare al noto apologo dell'asino di Buridano: c'è un asino, e si trova tra due mucchi di fieno perfettamente uguali fino all'ultimo filo. Che farà? Quale balla di fieno sceglierà per mangiare? Nessuna, piuttosto morirà di fame. Nel mio caso, l'apologo di Buridano non vale, non così tanto. Veniamo scottati sia dal troppo freddo che dal troppo caldo, pur essendo opposti. Ora, io vengo scottata sia da un ragazzo scontroso ed introverso che da un ragazzo socievole ed espansivo, vengo scottata sia da una risata cristallina che da un pianto liberatorio, vengo scottata sia da un cioccolatino favoloso che da un'insalata condita con carciofini, pomodori ed una spruzzata di mozzarelline fresche, mi fa male al cuore sia un bacio che un'occhiata lontana.
Non voglio dire con questo che siano la stessa cosa, o che l'effetto che hanno su di me sia lo stesso. Nondimeno, se mi addentro ad indagarli, gli opposti, o almeno quelli che io credo siano tali, la mia natura parte in quarta, lancia in resta, confliggendo in una battaglia dura a morire, costringendomi ad un fluttuare eterno. C'è chi ha detto che «sapere è soffrire», che conoscere è farsi del male, ma non ci ho mai creduto davvero. Oggi ci credo, e non posso fare a meno di pormi domande, anche se le risposte che ricevo non mi soddisfano del tutto. Ecco, quando mi accingo a scegliere mi infilo in un tunnel, non so come andrà a finire, non ho risposte, e se sono gli opposti a dominare sono perduta, perché il gioco sembra fatto, ma io non ho vinto.
Miss Inquieta
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Credo fermamente che ognuno abbia il diritto di esprimere la propria opinione, come qui io esprimo la mia. Vi invito anzi a farlo, sia che condividiate o meno i miei punti di vista. Apprezzerò dunque ogni commento vogliate lasciare su queste pagine, ma avverto che questo spazio non è uno sfogatoio.
Grazie e... che aspettate? :)
Sara