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Sorrisi, e nient'altro

© Ana_J/CC

Camminare per la strada. Toh, vedo Tizio. Ciao Tizio! Sorrido, entusiasta della giornata di sole, di aver qualcosa in pancia e degli amici al seguito. Tizio mi sorride, e tira dritto. E poi... splash. Parole di conversazioni altre che mi sommergono in un mare cibernetico di detti e non detti. Parole di persone che si erano attratte, inconsapevoli che l'universo voleva con loro solo giocare, e nient'altro. Parole, parole parole, come in quella canzone di Noemi.
Vitalità, gioia, sorrisi, possono cambiare la giornata? Non si fanno strada a forza in un discorso già iniziato e che continua in un'altalena che ora oscilla nel vuoto dei sentimenti? Immagini, ringraziamenti inusitati e sopravvalutati, magnetismi che di per sé non sono attraenti ma tant'è che attraggono, che ne so. Sono solo questo, però. Chi lo dice che sono altro? Chi lo dice che non è stato che un paio di sorrisi, e nient'altro? Lo dico io. Perché? Non so.

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