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© Ebowalker/CC
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Tenerezza è un sentimento che non mi è congeniale e non mi appartiene. Non mi reputo una persona dal cuore tenero, dunque non chiamatemi "tenera". Vorrei essere una dura, ma poche volte ci riesco davvero. Se devo coccolare, vezzeggiare, consolare, accarezzare qualcuno, accade spontaneamente, d'impeto e d'istinto, ma la tenerezza non c'entra nulla. Anzi, è deleteria.
Se hai un cuore tenero, ecco dove ti colpiranno. Lì ti feriranno e la ferita di un cuore è la più difficile da sanare, se esiste la possibilità di sanarla. Avere il cuore tenero, che croce! Irrimediabile cataclisma l'esserne affetti. E chi ne soffre, chi soffre di questo malanno prova su di sé una centuplicata capacità di apertura all'altro, e dunque anche una centuplicata capacità di soffrire per l'altro. Odio sentirmi dire: "Sei gentilissima!", oppure: "Che tenera!".
Lo so, non pretendo mi possiate capire, perché non è facile comprendere in che modo frasi all'apparenza innocenti ed elogiative abbiano invece sulla mia persona un esito a dir poco negativo. Ipotizzando, direi che ciò è il frutto dell'operazione che da oramai imperitura memoria la mia mente compie, e cioè associare la tenerezza alla debolezza, trattarla alla stregua di una falla nel sistema, una crepa nel soffitto, un intoppo nel respiro, una deviazione dalla traiettoria, non voluta e non cercata, foriera di cattive notizie e brutti ricordi.
Talvolta tuttavia il mio bel ragionamento se ne va come un soffio di vento d'estate, si scioglie come neve al sole quando qualcuno mi ribatte: "è quando sono debole che sono forte". In effetti, questa è l'unica argomentazione che ammetto possa distruggere dall'A alla Z le mie convinzioni, perché la verità all'interno di questo asserto annichilisce ogni possibile controbattere. Mi rimane però, in ogni caso, qualcosa di ancora integro: una preghiera. Ed è una preghiera, quella che vi faccio: non datemi della tenera, e non invocate tenerezza quando mi incrociate. Datemi piuttosto della sensibile, se proprio dovete. Un sorriso ve lo dono volentieri, ma non è che il mondo allora diventi più sicuro, non è che d'un tratto m'intenerisca. C'è solo che amo sorridere, e ricevere un sorriso. C'è solo che amo vedere la gente illuminarsi. E tanto vi basti.
Miss Inquieta
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Credo fermamente che ognuno abbia il diritto di esprimere la propria opinione, come qui io esprimo la mia. Vi invito anzi a farlo, sia che condividiate o meno i miei punti di vista. Apprezzerò dunque ogni commento vogliate lasciare su queste pagine, ma avverto che questo spazio non è uno sfogatoio.
Grazie e... che aspettate? :)
Sara