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Ludwig Wittgenstein, pencil on board © Christiaan Tonnis/wikicommons |
Mi perdonino i logici. Mi perdoni la Logica stessa. Eppure, reduce per la seconda volta da un esame di questa splendida (e sfiancante) disciplina che è la Logica (enunciativa, dei predicati, modale), vorticosamente immersa in un tunnel di possibilità e necessità, verità e falsità, mondi possibili che potrebbero vedere altri mondi, oppur riflettersi su se stessi, pervengo ad una sofferta conclusione: la Logica non perdona. Perdonatemi voi, se potete.
Cercando di raccogliere i cocci della me stessa che sempre un poco illogica è, mi ritiro nelle mie stanze, ai miei sogni notturni che di logico (per fortuna?) non hanno nulla.
Miss Inquieta
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Credo fermamente che ognuno abbia il diritto di esprimere la propria opinione, come qui io esprimo la mia. Vi invito anzi a farlo, sia che condividiate o meno i miei punti di vista. Apprezzerò dunque ogni commento vogliate lasciare su queste pagine, ma avverto che questo spazio non è uno sfogatoio.
Grazie e... che aspettate? :)
Sara